sabato 11 settembre 2010

GLI ANZIANI E LA PESCA








GLI ANZIANI E LA PESCA / SEMPRE SEMPLICE E SOLA PASSIONE? - Uno dei passatempi preferiti dagli anziani a Venezia, a giudicare dall’assiduità con cui la stragrande maggioranza di essi vi si dedicano, pare essere, senza ombra di dubbio alcuno, la pesca con canna o lenza praticata dalle rive, dai pontili, dalle passerelle etc. della città o, molto più spesso, dalla propria piccola imbarcazione ancorata solitamente, ad hoc, in qualche appartata zona della Laguna ritenuta a ragione o a torto, a seconda dell’esperienza personale di ciascuno, particolarmente pescosa: e propizia quindi - almeno nei desiderata di chi la ritiene tale - a una ricca e abbondante pesca.

In proposito non è però affatto chiaro se ciò che induce in così gran numero gli anziani ad accostarsi alla pesca e a praticarla sia sempre e soprattutto il piacere fine a se stesso di occupare il proprio tempo in un’attività gradita e liberamente scelta, unito alla prospettiva di poter arricchire la propria tavola con il pesce eventualmente pescato, o se talora non sia anche piuttosto il cercare una sorta di valvola di sfogo al nulla pressoché assoluto esistente oggigiorno a Venezia per essi.

Non va infatti dimenticato che a fare le spese dell’abdicazione ormai generalizzata alle impietose e drastiche leggi del mercato, e alla supina accettazione di esse, sono stati soprattutto gli anziani che si sono visti chiudere per gradi, o destinare ad altro uso, proprio quei luoghi – quali bar, osterie, sedi partitiche, sedi associazionistiche, patronati parrocchiali etc. – che erano soliti frequentare quotidianamente, oltre che per i loro abituali passatempi, per incontrarsi e discutere fra di loro.

Senza, peraltro, che alcuna alternativa benché minima a tali luoghi, sia pubblica che privata, si sia ancora profilata all’orizzonte per essi (ENZO PEDROCCO)


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