martedì 31 agosto 2010

LA CHIACCHIERA INFINITA



LA CHIACCHIERA INFINITA

Parlare tanto, troppo e fare poco, anzi niente pare essere, ahinoi, il malvezzo comune un po’ a tutte le amministrazioni avvicendatisi in questi ultimi anni alla guida della città.

Le arzigogolate, interminabili e sterili discussioni intorno ai mali di Venezia, e ai rimedi necessari, continuano infatti a fare aggio, anche con l’attuale amministrazione, non solo sul dar corso alle decisioni già prese, ma anche sulla necessità, spesso impellente, di prenderne delle nuove.

E non è certamente un caso, a mio avviso, se anche laddove si è finalmente giunti a varare dei progetti definitivi, approvati dopo una lunga e più che sufficiente valutazione di essi, vi sia pur sempre tuttavia, da parte della stragrande maggioranza dei veneziani, il timore che i loro amministratori, anziché preoccuparsi di dar corso in concreto a quanto deciso, come sarebbe logico e sensato facessero, possano invece rimettersi inopinatamente e incredibilmente a discuterne nuovamente, rimandandone sine die l’attuazione, come purtroppo è avvenuto spesso in passato, e sta avvenendo tuttora, con problemi per di più nient’affatto trascurabili e di importanza spesso vitale per la città.


ENZO PEDROCCO




domenica 29 agosto 2010

VENEZIA NEGLETTA





VENEZIA NEGLETTA / Il chiostro, in stato di avanzato degrado, situato all’interno dell'ex Caserma Sanguineti a San Pietro di Castello, per l’intera area della quale sarebbe auspicabile un progetto di riqualificazione che consentirebbe, oltre al recupero del chiostro suddetto, la realizzazione di almeno una cinquantina di appartamenti con cui incrementare l’offerta sociale di abitazioni, ai fini della politica della residenza, notoriamente tutt’altro che ampia (ENZO PEDROCCO)

sabato 28 agosto 2010

venerdì 27 agosto 2010

VENEZIA IERI E OGGI




VENEZIA IERI E OGGI

Una foto tratta dall’Archivio Storico Comunale di Venezia, e risalente all’incirca al 1928, in cui è ritratto il rio di Cannaregio. E una foto dello stesso rio da me scattata non molto tempo addietro in cui l’edificio relativamente nuovo che vi figura, costruito in sostituzione dell’edificio esistente in precedenza e visibile nella prima delle foto, può darci la misura di quanto cambi inesorabilmente Venezia nel corso degli anni a dispetto dei desiderata di non pochi veneziani che si augurerebbero in cuor loro, invece, che non cambiasse mai (ENZO PEDROCCO)

PESCA IN LAGUNA



VENEZIA - La pesca di gamberi in Laguna, con il classico e tradizionale “paravanti”, da utilizzarsi successivamente quali esche per la pesca per lo più di orate e branzini di cui sono notoriamente ricche le acque lagunari (ENZO PEDROCCO)

COMUNI CITTADINI E SOLONI



COMUNI CITTADINI E SOLONI

Sebbene per taluni soloni e soloncelli nostrani, adusi a pontificare e sentenziare astrattamente e logorroicamente su ogni cosa, rimanga il dilemma se siano arte o vandalismo, la stragrande maggioranza dei comuni cittadini non ha invece dubbi in proposito: i graffiti dei writers, compresi quelli dei più autorevoli esponenti della street art – o sedicenti tali – lungi dal costituire una forma di espressione artistica da non punire come reato, come i writers pretenderebbero, rappresentano piuttosto, senza ombra di dubbio alcuno, un illegale e vergognoso imbrattamento e deturpamento di edifici pubblici e privati, spesso di importanza storica, che va quindi assolutamente contrastato e punito
severamente.

E per quanto mi riguarda, da scettico e critico nei confronti di talune correnti artistiche contemporanee – fra cui la street art - a torto osannate, credo che ne abbiano ben donde(ENZO PEDROCCO)

giovedì 26 agosto 2010

GABBIANI




Provvidenziali spazzini talora dei canali e rii di Venezia – in cui galleggia ormai, senza tema di esagerare, di tutto e di più – e costante pericolo, soprattutto per il loro malvezzo di rompere i sacchetti delle immondizie e disperderne ovunque il contenuto, per la pulizia e il decoro delle sue calli e fondamenta.

venerdì 20 agosto 2010

“LA CILIEGINA SULLA TORTA”





“Qui al Tronchetto - mi dice un’anziana signora in attesa del battello, come me, scuotendo sconsolatamente la testa - non vogliamo risparmiarci proprio nulla: non bastava tutto il resto, no, ci mancavano assolutamente, da morire, i vu cumprà!”.

giovedì 19 agosto 2010

INCURIA E ABBANDONO






Lo stato di incuria e abbandono in cui versano le aiuole del piazzale antistante la stazione ferroviaria di Santa Lucia a causa della trascuratezza e negligenza di chi dovrebbe far sì, invece, che ciò non accadesse, non solo per ovvi motivi di igiene, ma anche per una questione, nient’affatto trascurabile, di immagine della città.

domenica 15 agosto 2010

venerdì 13 agosto 2010

MEMORIA STORICA E ULTIMISSIME GENERAZIONI





Monumento, in Ghetto, che la comunità ebraica veneziana ha voluto erigere all’indomani della Seconda Guerra Mondiale in ricordo dei 246 ebrei catturati e deportati dalla nostra città dai fascisti e dai nazisti negli anni 1943/44, e la consapevolezza, considerazione e rispetto nei confronti di tutto ciò, facilmente intuibili, da parte delle giovanissime generazioni veneziane (ENZO PEDROCCO)

UN RISCHIO DA NON SOTTOVALUTARE











UN RISCHIO DA NON SOTTOVALUTARE


Alcune iniziative in corso, quali, fra le altre, il restauro dell'ex Palazzo Compartimentale delle Ferrovie dello Stato – che ospiterà la sede della Regione - e l'attuazione da parte della società Grandi Stazioni di un piano particolareggiato interessante sia la stazione ferroviaria di Santa Lucia che le sue più immediate adiacenze, miglioreranno indubbiamente sia sotto il profilo estetico che funzionale, una volta portate a compimento, un’ area che è un po’ il biglietto da visita di Venezia non solo agli occhi di coloro che vi giungono in treno, ma anche, grazie al Ponte della Costituzione, di coloro che vi giungono con altri mezzi a Piazzale Roma.

C'è da augurarsi tuttavia che una volta resa tale area più decorosa e vivibile di quanto non sia attualmente - come da più parti viene da tempo invocato – un risultato siffatto non debba malauguratamente venire vanificato dalla persistenza in loco di fenomeni quali il barbonismo, l’accattonaggio, il comportamento eccessivamente “disinvolto” di taluni turisti etc. che già oggi costituiscono un serio e grave problema. E che qualora persistessero anche in futuro, senza che nel frattempo non si facesse alcunché per impedirlo, si rivelerebbe affatto inutile, ovviamente, aver investito ed essersi prodigati tanto per migliorare e rendere finalmente degna di Venezia l’area in questione.


ENZO PEDROCCO

lunedì 9 agosto 2010

SCOMPARSO UN PERSONAGGIO CARO AI VENEZIANI



“MA NO TI GÀ NA CASA CIÒ?” CI HA LASCIATI

Non è più tra noi - lo apprendiamo da Facebook - quell’anziano e simpatico personaggio, proveniente dall’entroterra veneziano, che quotidianamente era solito scendere a Piazzale Roma sovraccarico di piante, fiori e mercanzie varie da vendere ai passanti, con i quali, al fine di ingraziarseli ed indurli ad acquistare la sua merce, intesseva solitamente un fitto dialogo fatto soprattutto di battute spiritose divenute di uso comune – in specie tra i giovani - un po’ in tutta Venezia.

E, sinceramente, ce ne dispiace molto.


(Foto tratta da Facebook)


UNA GRADITA SMENTITA


Manuel Vecchina (August 9, 2010 at 10:30am)

Oggetto: Scusate il disturbo: Adriano sta benissimo!!!!

Da tante parti si dice che Adriano detto "l'omo dele piante" colui che ha allietato le calli e i campi veneziani con le sue urla "ma no ti ga na casa ciò" e "adriana voglio morire" sia morto. Comunico, dopo la telefonata con lui di stamattina che non è ancora passato a miglior vita se non che sta tranquillamente in pensione.

Oggi, 9 agosto 2010, mi ha confermato che dopo 33 anni di onorato servizio preferiva starsene a casa essendo della classe 1934, per la precisione 14 dicembre.


La facciamo una cena per festeggiarlo in quella data??


Ricordiamoci che ha dispensato sorrisi e battute a tutti ogni volta che hacamminato per i nostri sestieri e, magari, anche per un solo secondo ma ci ha fatto dimenticare i guai quotidiani con la sua simpatia e schiettezza.


E ancor di più se saremo in tanti potremo chiedere all'Avv. Orsoni, sindaco di Venezia, di conferirgli la cittadinanza onoraria, Adriano infatti è della provincia di Padova: sarebbe un bel gesto da parte del Comune testimone delle sue "scorribande"!!!


Iscrivetevi al gruppo creato appositamente: http://www.facebook.com/group.php?gid=144386708923786

venerdì 6 agosto 2010

CONVIVENZE DIFFICILI





Il sacrosanto e legittimo amore per le tradizioni del passato e l’ineludibile esigenza, anche per Venezia,di una mobilità consona al vivere contemporaneo.

VENEZIA IERI&OGGI




L’ex “Istituto delle Suore Mantellate”, a Sant’Elena, dove numerose generazioni di santelenini di entrambi i sessi hanno frequentato quantomeno   l’asilo, trasformato, da alcuni anni a questa parte, in un albergo a quattro stelle.

Un ennesimo esempio, questo, che le modificazioni d’uso ogni giorno più frequenti a cui assistiamo nella nostra città, ancorché affettivamente talvolta poco convincenti e discutibili, sono spesso imposte da cause oggettive e ineludibili: nell’attuale situazione demografica del centro storico veneziano, in cui si registra da tempo un saldo negativo tra mortalità e natalità a sfavore di quest’ultima, su quanti bambini e bambine, infatti, avrebbe realisticamente potuto contare l’istituto suddetto?