sabato 3 dicembre 2011

GRATITUDINE PER I VIGILI DEL FUOCO





VIGILI DEL FUOCO / Al cui Corpo Nazionale va tutta la nostra gratitudine per aver assicurato, nell'ambito delle proprie competenze, gli interventi tecnici di primo soccorso durante le nefaste inondazioni che hanno recentemente colpito il nostro Paese, prodigandosi indefessamente, com’è nelle sue tradizioni e consuetudini, oltre ogni dire.

REGATA DELLE CAORLINE A SEI REMI



L’armo di Pellestrina - costituito da Renzo Savoldello, Massimo Tonello, Alessandro Secco, Diego Seno, Michele Vianello e Alberto Busetto - che nella Regata Storica 2009 si aggiudicò il primo posto nella Regata delle Caorline a sei remi.

TURISMO ARABO IN AUMENTO



Uno scorcio del Ponte degli Scalzi di questa estate alquanto eloquente riguardo all'aumento sempre maggiore di turisti provenienti dai paesi arabi di questi ultimi anni.

martedì 27 settembre 2011

BRUTTE E STRIDENTI MA UTILI E NECESSARIE



Le gigantesche gru di cui pullula il centro storico veneziano, a causa dei numerosi cantieri attualmente in funzione nel suo territorio, sebbene possano far storcere non di rado il naso a più di qualche purista del paesaggio, va da sé tuttavia che esse non possano essere che le benvenute: ché è noto a tutti di quanti interventi, di quanta manutenzione e di quanti restauri abbisogni ancora Venezia al fine di preservare intatta la sua bellezza e di rendersi decorosamente e civilmente vivibile a tutti i suoi abitanti(ENZO PEDROCCO)

“NOSTALGHIA”




Canale delle Vignole: lontani i tempi, ahinoi, in cui le sue rive, oggigiorno riservate in gran parte a una nota agenzia di noleggio house boat, venivano letteralmente prese d’assalto, ad ogni ora del giorno e della sera durante la bella stagione, dalle imbarcazioni grandi e piccole dei numerosi veneziani che erano soliti recarsi alle Vignole con la prospettiva certa di poter degustare - al di là di un sano e gradito relax in un luogo a loro caro, oltre che bello - le tipiche e rare ghiottonerie della nostra tradizione gastronomica nella vecchia osteria situata nei pressi dell’imbarcadero. Ora chiusa da tempo, e non certo a caso, dal momento che i turisti imbarcati nelle house boat, godendo fra l'altro della possibilità di cucinare da sé a bordo di esse, non hanno mai costituito, ovviamente, una valida alternativa alla numerosa clientela autoctona precedente il loro arrivo(ENZO PEDROCCO)

giovedì 1 settembre 2011

VENEZIA CHE CAMBIA




Una tipica osteria veneziana, un rivenditore di Kebab e un pub irlandese accostati l’uno all’altro in un caratteristico campiello veneziano. Un’immagine alquanto eloquente, questa, di come si connoterà ogni giorno di più in futuro, con ogni probabilità, la fisionomia relativa agli esercizi pubblici veneziani in virtù di una domanda notevolmente mutata nel corso di questi ultimi anni. E di un’offerta correlata, volta inevitabilmente e necessariamente ad adeguarvisi, il cui target non è più da tempo rappresentato soltanto dai pochi veneziani rimasti, con l’aggiunta più o meno stagionale dei turisti, ma anche dai numerosi immigrati di nazionalità diverse aggiuntisi nel corso degli anni, con esigenze e gusti loro propri, assai diversi dai nostri (ENZO PEDROCCO)



martedì 16 agosto 2011

VENEZIA IERI&OGGI





Una vecchia immagine del Ponte dei Tre Archi tratta dal sito http://mavenise.blogspot.com/ e risalente all’incirca al 1935, quando il Rio di Cannaregio - come si può facilmente evincere dal raffronto di essa con le foto più recenti - non era ancora solcato e trafficato dai mezzi motorizzati alla stregua di oggigiorno.

Nell’annosa querelle tra conservatori e innovatori tuttora in corso, ritenere che ciò fosse un bene o un male dipende ovviamente dalla personale visione di Venezia di ciascuno.

(ENZO PEDROCCO)

sabato 13 agosto 2011

UN INEQUIVOCABILE SEGNO DI INCURIA CHE NON FA DI CERTO ONORE A VENEZIA





Sono sempre più visibili le erbacce cresciute spontaneamente - con la complicità delle piogge, del sole e del vento - sulla cupola del cinquecentesco campanile della Chiesa della Madonna dell’Orto, considerata uno dei luoghi emblematici dell’architettura gotica veneziana.

E va da sé che un siffatto segno di incuria su un monumento tra i più rilevanti della città non rappresenti di certo un bel biglietto da visita, non solo per coloro che sono preposti alla sua custodia e tutela, ma anche per Venezia stessa(ENZO PEDROCCO)

venerdì 22 luglio 2011

MALA TEMPORA CURRUNT




Non bastavano i timori e le paure derivanti dall’irriducibile e demenziale terrorismo islamico o dalla infelice, e per taluni drammatica, congiuntura economica internazionale che stiamo nostro malgrado vivendo assieme agli altri Paesi, a complicarci ulteriormente la vita, ingenerando nuovi timori e paure in ognuno, vi è anche in questi ultimi tempi la diffusione sempre maggiore in ogni angolo della Penisola di una criminalità assolutamente priva di scrupoli ed efferata come non mai, sulle cui ignobili e raccapriccianti gesta veniamo ormai informati pressoché quotidianamente.

Eloquenti al riguardo, per limitarci a quanto accade vicino a noi, alcuni titoli apparsi in questi ultimi giorni sulla stampa locale: “Si traveste da carabiniere, si fa aprire la porta e accoltella un pensionato”; “La confessione/ L'ha ammazzato, poi ha fumato, dormito e l'ha fatto a pezzi”; “Padova. Picchia il figlio 25enne disabile e violenta la nuora nella baraccopoli”; “Padova. Disabile rapita fuori di un bar e violentata per 6 ore in un casolare”; “Anziano morto durante violenta rapina, arrestato il terzo uomo della banda”; “Assalto in villa a Mira: moglie di un noto imprenditore legata e minacciata dai ladri”; “Prostituta in fin di vita: era in un lago di sangue in un appartamento di Codroipo”; “Commerciante pestato a sangue sotto casa e rapinato della valigetta con 2mila euro”.

E va da sé che, con il diffondersi di una siffatta criminalità, cresca anche di pari passo il rischio di potenziali reazioni inconsulte da parte di coloro che ne sono vittime, o di persone a esse vicine. Oppure il rischio che sempre più numerosi pacifici cittadini, esasperati all’idea di non potersi sentire affatto sicuri di fronte alla sua costante e indiscriminata minaccia neanche a casa propria, giungano a incarognirsi loro malgrado a tal punto da trasformarsi facilmente, da un giorno all’altro, in rambo o giustizieri della notte pronti a scendere in campo decisi a tutto e a farsi sommariamente giustizia da sé. Con il risultato di alimentare ulteriormente, nella malaugurata ipotesi che ciò accadesse, il clima di violenza e paura: aggiungendo crimine al crimine.

Un rischio perciò, quest’ultimo, da non sottovalutare affatto e che, fintantoché non si porrà rimedio soprattutto all’attuale inadeguatezza delle forze dell’ordine di fronte ai propri compiti determinata dagli improvvidi e drastici tagli in termini di uomini, risorse finanziarie e di mezzi imposti nelle diverse manovre finanziarie del Governo, continuerà ovviamente ad essere sempre un rischio possibile.


ENZO PEDROCCO


lunedì 11 luglio 2011

MOVIDA VENEZIANA












Il rito dello spritz serale al “Timon”, in Fondamenta degli Ormesini a Cannaregio, divenuto una sorta di must, in specie nelle serate allietate dalle note di qualche complesso musicale, per tutti gli aficionados di quella particolare situazione di animazione, divertimento e cazzeggio che prende vita ogni sera in alcune parti del centro storico veneziano, protraendosi sino a notte inoltrata, e considerata, a torto o a ragione, come la movida veneziana(ENZO PEDROCCO)

venerdì 8 luglio 2011

CARI MA VELOCI E COMODI



TAXI ACQUEI. Quasi un lusso a causa delle loro tariffe notoriamente elevate, oltremodo invisi inoltre ad ambientalisti e conservatori per l'eccessivo moto ondoso che provocano, ma, nonostante ciò, tra i mezzi acquei maggiormente preferiti dai turisti rispetto a qualsiasi altro mezzo di trasporto pubblico, in virtù della rapidità e comodità che - stante l'attuale situazione dei trasporti pubblici a Venezia - soltanto essi sono in grado di garantire (ENZO PEDROCCO)





lunedì 27 giugno 2011

CONTROLLI SUL PONTE DELLA COSTITUZIONE




Controlli a lungo invocati da più parti, e finalmente effettuati nei giorni scorsi da parte della Polizia, relativi ad alcuni stranieri sospetti le cui losche manovre sul Ponte della Costituzione, al fine di spillare quattrini ai turisti sprovveduti, erano da tempo sotto gli occhi di tutti(ENZO PEDROCCO)

AREE WI-FI ANCORA INSUFFICIENTI





Venice Connected, a più di un anno dal suo strombazzato varo non ci siamo ancora, senza tema di esagerare, proprio per nulla. Alquanto insufficienti, e mal distribuite nel territorio, risultano infatti a tutt'oggi le aree wi-fi a Venezia rispetto alla domanda di esse da parte dei veneziani, oltre che dei turisti, sia nel centro storico che nella terraferma veneziana(ENZO PEDROCCO)

domenica 26 giugno 2011

SANT'ERASMO






Alcuni scorci paesaggistici dell’isola di Sant’Erasmo considerata un tempo, in virtù della fertilità dei suoi numerosi campi, l’ “orto della Serenissima”.

Oggi invece, ancorchè essa non abbia abbandonato la vocazione agricola del passato e la gran parte dei suoi prodotti ortofrutticoli finiscano ancora nelle tavole dei veneziani, questi ultimi la considerano più una mèta soprattutto balneare o enogastronomica in funzione dello svago e del relax.

Ma anche, talvolta, un comodo rifugio facilmente raggiungibile allorché diventa impellente il bisogno di sottrarsi alla pazza pazza folla dei turisti, di staccare da una routine quotidiana noiosa e insopportabile o da un lavoro oltremodo stressante per concedersi un po’ di pace in qualche zona appartata dell’isola, e far ritorno a casa da essa, possibilmente, ritemprati sia nel fisico che nello spirito(ENZO PEDROCCO)


mercoledì 22 giugno 2011

MESTRE AL DI LA' DEI LUOGHI COMUNI











A dispetto della folta schiera di prevenuti incalliti che ancora oggi insistono a torto nel ritenerla tout court brutta, Mestre, con buona pace di essi, è indubitabilmente oggigiorno, grazie al suo continuo rinnovamento di questi ultimi anni, non solo la città d’Italia forse al primo posto per il verde pubblico, in virtù dei suoi ampi parchi, dei suoi lunghi viali alberati e delle sue numerose e provvidenziali “oasi” di verde distribuite un po’ in tutta la sua superficie, ma anche una città ogni giorno di più accattivante e gradevole sotto il profilo estetico – se non addirittura bella, quantomeno in alcuni suoi tratti – nonché, per il resto, una città viva e vivibile, in sintonia con la contemporaneità, come poche altre.

Ma per rendersi conto di tutto ciò occorre, ovviamente, che si guardi finalmente a essa con obiettività e pacatezza: senza più cioè gli anacronistici pregiudizi intellettuali di una certa cultura passatista, affatto avversa al nuovo, o la supponenza gratuita e acritica di taluni insularisti e neo-insularisti con cui la si è guardata a lungo in passato e con cui molti continuano ancora oggi, a torto, a guardare a essa.

ENZO PEDROCCO