LA CHIACCHIERA INFINITA
Parlare tanto, troppo e fare poco, anzi niente pare essere, ahinoi, il malvezzo comune un po’ a tutte le amministrazioni avvicendatisi in questi ultimi anni alla guida della città.
Le arzigogolate, interminabili e sterili discussioni intorno ai mali di Venezia, e ai rimedi necessari, continuano infatti a fare aggio, anche con l’attuale amministrazione, non solo sul dar corso alle decisioni già prese, ma anche sulla necessità, spesso impellente, di prenderne delle nuove.
E non è certamente un caso, a mio avviso, se anche laddove si è finalmente giunti a varare dei progetti definitivi, approvati dopo una lunga e più che sufficiente valutazione di essi, vi sia pur sempre tuttavia, da parte della stragrande maggioranza dei veneziani, il timore che i loro amministratori, anziché preoccuparsi di dar corso in concreto a quanto deciso, come sarebbe logico e sensato facessero, possano invece rimettersi inopinatamente e incredibilmente a discuterne nuovamente, rimandandone sine die l’attuazione, come purtroppo è avvenuto spesso in passato, e sta avvenendo tuttora, con problemi per di più nient’affatto trascurabili e di importanza spesso vitale per la città.
ENZO PEDROCCO
Parlare tanto, troppo e fare poco, anzi niente pare essere, ahinoi, il malvezzo comune un po’ a tutte le amministrazioni avvicendatisi in questi ultimi anni alla guida della città.
Le arzigogolate, interminabili e sterili discussioni intorno ai mali di Venezia, e ai rimedi necessari, continuano infatti a fare aggio, anche con l’attuale amministrazione, non solo sul dar corso alle decisioni già prese, ma anche sulla necessità, spesso impellente, di prenderne delle nuove.
E non è certamente un caso, a mio avviso, se anche laddove si è finalmente giunti a varare dei progetti definitivi, approvati dopo una lunga e più che sufficiente valutazione di essi, vi sia pur sempre tuttavia, da parte della stragrande maggioranza dei veneziani, il timore che i loro amministratori, anziché preoccuparsi di dar corso in concreto a quanto deciso, come sarebbe logico e sensato facessero, possano invece rimettersi inopinatamente e incredibilmente a discuterne nuovamente, rimandandone sine die l’attuazione, come purtroppo è avvenuto spesso in passato, e sta avvenendo tuttora, con problemi per di più nient’affatto trascurabili e di importanza spesso vitale per la città.
ENZO PEDROCCO
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