lunedì 24 gennaio 2011

ACQUA ALTA





UN FENOMENO ANTIESTETICO E NON SCEVRO DA PERICOLI
LEGATO ALL’INTENSIFICARSI DELL’ACQUA ALTA DI QUESTI ULTIMI ANNI


L’anomalo intensificarsi dell’acqua alta di questi ultimi anni, con livelli per lo più tali da sommergere pressoché del tutto Venezia, sta causando, accanto a un aumento dei problemi e delle difficoltà connessi da sempre con l’acqua alta, un fenomeno antiestetico e non scevro da pericoli che, prima dell’intensificarsi di quest’ultima, era limitato alle fondamenta delle zone più basse della città: l’attecchire sempre maggiore delle alghe anche sulla superficie di quelle fondamenta che, ancorché situate in zone di Venezia ritenute relativamente alte e destinate a non finire sommerse a ogni arrivo dell’acqua alta, sono tuttavia finite insolitamente e a lungo sommerse in questi ultimi tempi (ENZO PEDROCCO)




Il Gazzettino (25.01.2011)

mercoledì 19 gennaio 2011

AMARCORD



UN PECCATO DI PRESUNZIONE GIOVANILE

Una smodata ed entusiastica ammirazione per fotografi quali R. Doisneau, A. Kertesz, H. C. Bresson e altri cosiddetti maestri dello scatto rubato, nonché il mio immodesto e presuntuoso desiderio di imitarne lo stile, dettato esclusivamente dalla mia giovanile sprovvedutezza, sono all’origine di questa mia vecchia fotografia casualmente ritrovata in questi giorni, riordinando il mio archivio, e scattata, se la memoria non mi inganna, negli anni ’60 del secolo scorso. La cui riuscita inoltre, soprattutto sotto il profilo tecnico, avrebbe forse potuto essere decisamente diversa e migliore, se l’apparecchio fotografico di cui potevo servirmi per scattare le mie foto, e l’attrezzatura e il materiale di cui potevo disporre in camera oscura per lo sviluppo e la stampa di esse, non avessero dovuto fare continuamente i conti con la grama e infelice situazione economica comune un po’ a tutti i giovani di allora, ancora assai lungi dal beneficiare della “paghetta” settimanale, corrisposta dai genitori, dei giovani di oggi.


A ogni modo, venendo a quanto affermato poco più sopra a proposito dei motivi all’origine di questa mia vecchia fotografia, memore dell’ immagine forse più celebre di uno dei fotografi a cui miravo rifarmi e a imitarne lo stile – “Les baiser de l’Hotel de Ville”, del 1950, di R. Doisneau - che raffigura un dolcissimo bacio tra due innamorati di fronte al municipio di Parigi, più che l’intento di denunciare e documentare il comportamento decisamente disinvolto e affatto irrispettoso di Venezia da parte del gruppetto di ragazze e ragazzi sbracati sui masegni di Piazza San Marco, come non avevo esitato a fare in circostanze analoghe, a indurmi a fotografare, nella fattispecie, ricordo che fu invece soltanto il desiderio spasmodico d’immortalare il bacio che due di essi si stavano scambiando, nel vano e illusorio tentativo di emulare il mio celeberrimo mentore con un’immagine che, parafrasando il titolo della sua, avevo in serbo di intitolare… Les baiser de la Place San Marco.

Ma, visto il risultato, dovetti imparare a mie spese che i desideri e i sogni sono una cosa, e la realtà un’altra, la quale se ne infischia il più delle volte di essi.

ENZO PEDROCCO


giovedì 13 gennaio 2011

TRAFFICO CAOTICO IN CANAL GRANDE



TRAFFICO ACQUEO / Traffico caotico in Canal Grande. La foto è di alcuni anni addietro, ma, in proposito, non si può proprio dire che oggi le cose vadano diversamente e siano cambiate in meglio: chè, quantomeno in talune ore della giornata, capita spesso, invece, di vedere di peggio (Enzo Pedrocco, 2007)